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Valim-babena © Lee-Ann Olwage

World press
photo exhibition 2024

Il meglio del fotogiornalismo internazionale
27.08 – 22.09 | 2024

Descritta come l’evento più importante del fotogiornalismo mondiale dal The New York Times, la mostra itinerante World Press Photo Exhibition fa tappa ogni anno in più di 120 città ed è visitata da 4 milioni di persone. Con circa 140 fotografie esposte, è il prodotto di uno dei più rilevanti contest di fotogiornalismo, che fin dal 1955 premia i migliori fotografi professionisti della stampa, fotogiornalisti e fotografi documentaristi. Specchio del carattere di internazionalità intrinseco al concorso, la 67esima edizione della World Press Photo Exhibition cattura le innumerevoli sfaccettature del mondo in cui viviamo, stimolando nei suoi visitatori un’attenta riflessione sulla realtà contemporanea.

ORARI
lunedì – venerdì: 15.00 – 19.00
sabato, domenica e festivi: 10.00 – 19.00

ENTRATA
CHF 10.-
dai 6 ai 16 anni, studenti, AVS, AI CHF 7.-
gruppi a partire da 8, CHF 7.- a persona

SU PRENOTAZIONE
classi scolastiche: entrata gratuita
visite guidate (IT / EN / FR): CHF 100.-
prenotazioni all’indirizzo spazioreale@bellinzona.ch

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Flyer della mostra

La foto dell’anno

Nella sua edizione 2024, il World Press Photo Contest ha assegnato il premio World Press Photo Of The Year all’opera del fotografo palestinese Mohammed Salem, intitolata «Una donna palestinese abbraccia il corpo di sua nipote»: un momento potente e triste, che riassume il senso più ampio di ciò che è accaduto a Gaza a partire dal 7 ottobre 2023, giorno in cui il conflitto israelo-palestinese, scoppiato ormai 75 anni fa, è tornato a inasprirsi. Mohammed Salem racconta di aver scattato la fotografia quando ha trovato Inas, sua moglie, accovacciata a terra intenta ad abbracciare la loro nipotina, all’obitorio dell’ospedale Nasser.

Una donna palestinese abbraccia il corpo di sua nipote © Mohammed Salem
Image
Valim-babena © Lee-Ann Olwage

La storia dell’anno

Il Premio World Press Photo Story Of The Year 2024 è stato assegnato alla fotografa sudafricana Lee-Ann Olwage per la sua opera «Valim-babena». Al centro dell’obiettivo ci sono Paul Rakotozandriny, Nonno Paul, 91 anni, e la sua nipotina. Paul convive con la demenza senile da 11 anni, per buona parte dei quali nessuno si è accorto che lui fosse malato. I suoi dieci figli pensavano che fosse impazzito, e attribuivano i sintomi a un eccessivo consumo di alcol. Con l’aumento dell’aspettativa di vita, la demenza sta diventando un problema a livello globale. Secondo l’OMS, circa 55 milioni di persone nel mondo sono affette da demenza, e fra loro il 60% vive in Paesi a basso e medio reddito. La mancanza di consapevolezza pubblica sulla demenza fa sì che le persone che manifestano sintomi di perdita di memoria siano spesso stigmatizzate e tacciate di stregoneria, possessione demoniaca o follia.

La storia dell’anno

Il Premio World Press Photo Story Of The Year 2023 è stato assegnato al fotografo danese Mads Niessen, per la sua opera “Il prezzo della pace in Afghanistan”. Nel 2022 il 97% della popolazione afgana viveva al di sotto della soglia di povertà e il 95% dagli abitanti non aveva da mangiare. Nove milioni di persone erano a rischio di carestia e, secondo le Nazioni Unite, oltre un milione di bambini erano gravemente malnutriti. della pandemia da COVID-19, l’intensa siccità e l’incapacità delle organizzazioni umanitarie di portare soccorso a chi ne ha bisogno stanno aggravando la crisi. Ne è un esempio la storia di Khalil Ahmad (15 anni), i cui genitori, confrontati con l’incapacità di far fronte alle spese necessarie a nutrire la famiglia, hanno preso la decisione di vendere il suo rene per 3’500 dollari.

“Il prezzo della pace in Afghanistan” © Mads Niessen

EventoReale

Autobiography

PORTE APERTE SUL CINEMA DAL MONDO

Martedì 27 | 08 | 2024 | dalle ore 20:30

LUOGO
Antico Convento delle Agostiniane
El Sementéri 2, Monte Carasso, Svizzera

In occasione dell’apertura della World Press Photo Exhibition 2024, la sezione Open Doors del Locarno Film Festival, in collaborazione con la Città di Bellinzona e SpazioReale, presenta Porte aperte sul cinema dal mondo, l’evento dedicato al dialogo fra cinema e giornalismo. Protagonista di questa edizione è Autobiography (2022), primo film del regista indonesiano Makbul Mubarak.
Come tutti i suoi familiari prima di lui, il giovane Rakib è al servizio della famiglia di Purna, un ex generale del clan Suharto che ha governato l’Indonesia con terrore sanguinario dal 1967 al 1998. Mentre Purna intraprende una campagna elettorale per la costruzione di centrali idroelettriche tramite esproprio, Rakib è inizialmente affascinato dal generale, che lo prende sotto la sua ala come un padre surrogato. Di fronte alle azioni di un uomo capace sia dei peggiori abusi che della più grande tenerezza paterna, Rakib deve però presto fare i conti con la sua coscienza e con le sue lealtà contrastanti…
Durata: 115 min., lingua originale con sottotitoli in italiano.

Per l’occasione la mostra rimarrà aperta fino alle 20:30. La proiezione si terrà nella corte del Convento. In caso di pioggia l’evento sarà spostato all’interno.

Didascalia

PORTE APERTE SUL CINEMA DAL MONDO

30 | 05 | 2022 | dalle ore 18:00

LUOGO
Antico Convento delle Agostiniane
El Sementéri 2, Monte Carasso, Svizzera

ENTRATA
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In occasione della chiusura della «World Press Photo Exhibition 2022», la sezione Open Doors del Locarno Film Festival, in collaborazione con la Città di Bellinzona, presenta il tradizionale evento dedicato al dialogo fra cinema e fotogiornalismo: protagonista di questa edizione sarà la pellicola del regista César Díaz Nuestras madres (Guatemala, Belgio, Francia, 2019).

Ernesto, un giovane antropologo forense del Guatemala, sta lavorando per identificare le persone scomparse durante la guerra civile. Un giorno, attraverso il racconto di un’anziana donna, pensa di aver trovato una pista che gli permetterà di rintracciare suo padre, un guerrigliero scomparso durante la guerra. Contro il consiglio di sua madre, si tuffa a capofitto nel caso, alla ricerca della verità e della resilienza.

Durata: 77 min., lingua originale spagnolo con sottotitoli in italiano.

La proiezione si terrà alle 21:15 nel Salone dell’Antico Convento delle Agostiniane di Monte Carasso.
Prima della proiezione, dalle 18:00 in poi, sarà possibile visitare gratuitamente la mostra e sorseggiare un aperitivo nella magnifica cornice dell’Antico Convento.