Descritta come l’evento più importante del fotogiornalismo dal The New York Times, la mostra itinerante World Press Photo Exhibition fa tappa ogni anno in più di 120 città di 50 paesi in tutto il mondo, ed è visitata da 4 milioni di persone. Con circa 140 fotografie esposte, la mostra è il prodotto di uno dei più rilevanti contest di fotogiornalismo, che fin dal 1955 premia i migliori fotografi professionisti della stampa, fotogiornalisti e fotografi documentaristi. Specchio del carattere di internazionalità intrinseco al concorso, la 66esima edizione della «World Press Photo Exhibition» cattura le innumerevoli sfaccettature del mondo in cui viviamo, stimolando nei suoi visitatori un’attenta riflessione sulla realtà contemporanea.
World press
photo exhibition 2023
Il meglio del fotogiornalismo internazionale
01 – 24 | 09 | 2023
ORARI
lunedì- venerdì: 15.00-19.00
sabato, domenica e festivi: 10.00-19.00
ENTRATA
CHF 10.-
dai 6 ai 16 anni, studenti, AVS, AI CHF 7.-
gruppi a partire da 8, CHF 7.- a persona
SU PRENOTAZIONE
classi scolastiche: entrata gratuita
visite guidate (IT / EN): CHF 80.-
prenotazioni all’indirizzo spazioreale@bellinzona.ch
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Flyer della mostra
The Siege of Mariupol © Evgeniy Maloletka
La foto dell’anno
Nella sua edizione 2023, il World Press Photo Contest ha scelto di assegnare il premio World Press Photo Of The Year all’opera del fotografo ucraino Evgeniy Maloletka, “Attacco aereo all’ospedale della maternità di Mariupol”. Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani, gli attacchi della Russia contro le città ucraine hanno causato la morte di almeno 21’000 civili. Quando le forze russe hanno invaso l’Ucraina il 24 febbraio 2022, hanno immediatamente preso di mira il porto di Mariupol devastando la città, compresi numerosi obiettivi civili, come l’ospedale materno immortalato da Maloletka. Un’indagine dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) ha concluso che l’ospedale è stato deliberatamente preso di mira dalla Russia, in violazione del diritto umanitario internazionale, e che i responsabili hanno commesso un crimine di guerra.
La storia dell’anno
Il Premio World Press Photo Story Of The Year 2023 è stato assegnato al fotografo danese Mads Niessen, per la sua opera “Il prezzo della pace in Afghanistan”. Nel 2022 il 97% della popolazione afgana viveva al di sotto della soglia di povertà e il 95% degli abitanti non aveva da mangiare. Nove milioni di persone erano a rischio di carestia e, secondo le Nazioni Unite, oltre un milione di bambini erano gravemente malnutriti. Oggi gli strascichi della pandemia da COVID-19, l’intensa siccità e l’incapacità delle organizzazioni umanitarie di portare soccorso a chi ne ha bisogno stanno aggravando la crisi. Ne è un esempio la storia di Khalil Ahmad (15 anni), i cui genitori, confrontati con l’incapacità di far fronte alle spese necessarie a nutrire la famiglia, hanno preso la decisione di vendere il suo rene per 3’500 dollari.
The Price of Peace in Afghanistan © Mads Niessen
La storia dell’anno
Il Premio World Press Photo Story Of The Year 2023 è stato assegnato al fotografo danese Mads Niessen, per la sua opera “Il prezzo della pace in Afghanistan”. Nel 2022 il 97% della popolazione afgana viveva al di sotto della soglia di povertà e il 95% dagli abitanti non aveva da mangiare. Nove milioni di persone erano a rischio di carestia e, secondo le Nazioni Unite, oltre un milione di bambini erano gravemente malnutriti. della pandemia da COVID-19, l’intensa siccità e l’incapacità delle organizzazioni umanitarie di portare soccorso a chi ne ha bisogno stanno aggravando la crisi. Ne è un esempio la storia di Khalil Ahmad (15 anni), i cui genitori, confrontati con l’incapacità di far fronte alle spese necessarie a nutrire la famiglia, hanno preso la decisione di vendere il suo rene per 3’500 dollari.
“Il prezzo della pace in Afghanistan” © Mads Niessen
EventiReali
Joyland
PORTE APERTE SUL CINEMA DAL MONDO
Joyland
LUOGO
Antico Convento delle Agostiniane
El Sementéri 2, Monte Carasso, Svizzera
In occasione dell’apertura della World Press Photo Exhibition 2023, la sezione Open Doors del Locarno Film Festival in collaborazione con la Città di Bellinzona e SpazioReale, presenta Porte aperte sul cinema dal mondo: l’evento dedicato al dialogo fra cinema e giornalismo. Protagonista di questa edizione è Joyland (2022), il primo film del regista pachistano Saim Sadiq. A Lahore, in Pakistan, Haider vive con sua moglie e con la famiglia del fratello, che fa pressione su di lui perché trovi un lavoro e diventi padre – preferibilmente di un figlio maschio. Contro ogni previsione, Haider viene assunto in un cabaret dei bassifondi, dove incontra Biba, ballerina trans, sensuale e magnetica. Haider si troverà diviso tra le aspettative che pesano su di lui e il richiamo della libertà.
Durata: 126 min., lingua originale con sottotitoli in italiano.
Per l’occasione la mostra rimarrà aperta fino alle 20:30. La proiezione si terrà nella Corte dell’Antico Convento delle Agostiniane di Monte Carasso.
In caso di pioggia l’evento sarà spostato all’interno.
Didascalia
PORTE APERTE SUL CINEMA DAL MONDO
LUOGO
Antico Convento delle Agostiniane
El Sementéri 2, Monte Carasso, Svizzera
ENTRATA
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In occasione della chiusura della «World Press Photo Exhibition 2022», la sezione Open Doors del Locarno Film Festival, in collaborazione con la Città di Bellinzona, presenta il tradizionale evento dedicato al dialogo fra cinema e fotogiornalismo: protagonista di questa edizione sarà la pellicola del regista César Díaz Nuestras madres (Guatemala, Belgio, Francia, 2019).
Ernesto, un giovane antropologo forense del Guatemala, sta lavorando per identificare le persone scomparse durante la guerra civile. Un giorno, attraverso il racconto di un’anziana donna, pensa di aver trovato una pista che gli permetterà di rintracciare suo padre, un guerrigliero scomparso durante la guerra. Contro il consiglio di sua madre, si tuffa a capofitto nel caso, alla ricerca della verità e della resilienza.
Durata: 77 min., lingua originale spagnolo con sottotitoli in italiano.
La proiezione si terrà alle 21:15 nel Salone dell’Antico Convento delle Agostiniane di Monte Carasso.
Prima della proiezione, dalle 18:00 in poi, sarà possibile visitare gratuitamente la mostra e sorseggiare un aperitivo nella magnifica cornice dell’Antico Convento.