';

World press
photo exhibition 2021

Il meglio del fotogiornalismo internazionale
29.05 – 20.06 | 2021

Descritta come l’evento più importante del fotogiornalismo dal The New York Times, la mostra itinerante World Press Photo Exhibition fa tappa ogni anno in più di 100 città di 45 paesi in tutto il mondo, ed è visitata da 4 milioni di persone. Con circa 140 fotografie esposte, la mostra è il ‘prodotto’ di uno dei più rilevanti contest di fotogiornalismo al mondo, che fin dal 1955 premia i migliori fotografi professionisti della stampa, fotogiornalisti e fotografi documentaristi.

Specchio del carattere di internazionalità intrinseco al concorso, la World Press Photo Exhibition cattura le innumerevoli sfaccettature del mondo in cui viviamo, stimolando nei suoi visitatori un’attenta riflessione sulla realtà contemporanea.

ORARI
lunedì- venerdì: 15.00-19.00
sabato, domenica e festivi: 10.00-19.00

ENTRATA
CHF 10.-
dai 6 ai 16 anni, studenti, AVS, AI e gruppi a partire da 8 persone CHF 7.-

SU PRENOTAZIONE
classi scolastiche: entrata gratuita
visite guidate (IT / EN): CHF 80.-
prenotazioni all’indirizzo spazioreale@bellinzona.ch

SCARICA
Flyer della mostra

La foto dell’anno

Nella sua edizione 2021, il World Press Photo Contest ha scelto di premiare l’opera del fotografo danese Mads Nissen “The First Embrace”.

Rosa Luzia Lunardi (85 anni) è abbracciata dall’infermiera Adriana Silva da Costa Souza, nella casa di cura Viva Bem a Sao Paolo, Brasile, il 5 agosto 2020. Questo è stato il primo abbraccio che Rosa ha ricevuto in cinque mesi. A marzo, le case di cura di tutto il paese avevano chiuso le porte a tutti i visitatori a causa della pandemia di COVID-19, impedendo a milioni di brasiliani di visitare i loro parenti anziani. Agli assistenti è stato ordinato di mantenere il contatto fisico con le persone vulnerabili al minimo assoluto. Al Viva Bem, una semplice invenzione, “La tenda degli abbracci”, ha permesso alle persone di abbracciarsi di nuovo.

The First Embrace © Mads Nissen

La foto dell’anno

Nella sua edizione 2021, il World Press Photo Contest ha scelto di premiare l’opera del fotografo danese Mads Nissen “The First Embrace”.

Rosa Luzia Lunardi (85 anni) è abbracciata dall’infermiera Adriana Silva da Costa Souza, nella casa di cura Viva Bem a Sao Paolo, Brasile, il 5 agosto 2020. Questo è stato il primo abbraccio che Rosa ha ricevuto in cinque mesi. A marzo, le case di cura di tutto il paese avevano chiuso le porte a tutti i visitatori a causa della pandemia di COVID-19, impedendo a milioni di brasiliani di visitare i loro parenti anziani. Agli assistenti è stato ordinato di mantenere il contatto fisico con le persone vulnerabili al minimo assoluto. Al Viva Bem, una semplice invenzione, “La tenda degli abbracci”, ha permesso alle persone di abbracciarsi di nuovo.

Image

La storia dell’anno

Il premio World Press Photo Story Of The Year è stato assegnato, nel 2021, al fotoreporter italiano Antonio Faccilongo, per la sua opera Habibi. Il vestito di Nael al-Barghouthi rimane appeso nella sua camera da letto a Kobar, in Palestina, dove la moglie Iman Naf tiene tutti i suoi effetti personali in perfetto ordine. Al Barghouthi è stato arrestato nel 1978 dopo un’operazione del commando anti-Israele. Fu rilasciato nel 2011, sposò Iman Nafi, ma fu nuovamente arrestato nel 2014 e condannato all’ergastolo.
Ha trascorso più di 40 anni in prigione ed è il detenuto palestinese che è stato più a lungo nelle carceri israeliane. Habibi, che significa ‘il mio amore’ in arabo, racconta storie d’amore sullo sfondo di uno dei conflitti più lunghi e complicati della storia moderna.

Habibi © Antonio Faccilongo

EventiReali

Made in Bangladesh

PORTE APERTE SUL CINEMA DAL MONDO
Made in Bangladesh

02 | 06 | 2021 | dalle ore 20:30

LUOGO
Antico Convento delle Agostiniane
Monte Carasso, Svizzera

La sezione Open Doors del Locarno Film Festival, in collaborazione con la Città di Bellinzona e SpazioReale, presenta il tradizionale evento dedicato al dialogo fra cinema e fotogiornalismo: protagonista di questa edizione sarà una pellicola della regista Rubaiyat Hossain.

Programma:
ore 20:30 Proiezione del film Made in Bangladesh (Francia, Bangladesh, Danimarca, Portogallo, 2019) di Rubaiyat Hossain.

Shimu ha 23 anni e lavora in una fabbrica di abbigliamento di Dacca, in Bangladesh. Stanca delle massacranti condizioni di lavoro, decide di organizzare un sindacato con le colleghe. Nonostante le minacce della direzione e il dissenso del marito, Shimu è determinata ad andare avanti. Unite nella lotta le donne possono vincere.

Durata: 95 min., lingua originale con sottotitoli in italiano.

La proiezione si terrà nella corte del Convento, in caso di pioggia verrà spostata nel Salone.

Didascalia

PORTE APERTE SUL CINEMA DAL MONDO

30 | 05 | 2022 | dalle ore 18:00

LUOGO
Antico Convento delle Agostiniane
El Sementéri 2, Monte Carasso, Svizzera

ENTRATA
????? ????? ?????????
?????????? ?????

In occasione della chiusura della «World Press Photo Exhibition 2022», la sezione Open Doors del Locarno Film Festival, in collaborazione con la Città di Bellinzona, presenta il tradizionale evento dedicato al dialogo fra cinema e fotogiornalismo: protagonista di questa edizione sarà la pellicola del regista César Díaz Nuestras madres (Guatemala, Belgio, Francia, 2019).

Ernesto, un giovane antropologo forense del Guatemala, sta lavorando per identificare le persone scomparse durante la guerra civile. Un giorno, attraverso il racconto di un’anziana donna, pensa di aver trovato una pista che gli permetterà di rintracciare suo padre, un guerrigliero scomparso durante la guerra. Contro il consiglio di sua madre, si tuffa a capofitto nel caso, alla ricerca della verità e della resilienza.

Durata: 77 min., lingua originale spagnolo con sottotitoli in italiano.

La proiezione si terrà alle 21:15 nel Salone dell’Antico Convento delle Agostiniane di Monte Carasso.
Prima della proiezione, dalle 18:00 in poi, sarà possibile visitare gratuitamente la mostra e sorseggiare un aperitivo nella magnifica cornice dell’Antico Convento.